giovedì 6 giugno 2019

Capitale, Capitale, Capitale


Quante città possono vantare il titolo di Capitale per ben tre volte nella loro storia e con tre imperi diversi?...Non lo so, sicuramente però una di queste è Ravenna.
Procediamo con ordine, navigando per trastullo sul web, mi capita d'imbattermi in una foto quanto mento originale: una cripta con dei pesci che ci nuotano dentro, li per li l'immagine mi ha intrigato e ho deciso di approfondire la cosa, la foto riguardava la cripta della Basilica di S. Francesco a Ravenna. La città di Ravenna non era mai stata nelle mire dei miei viaggi, bella per sentito dire, importante per la storia, rinomata per l'UNESCO ma nulla più, fino a quando, oltre alla foto, una delle pagine che seguo su di un noto social network non mi propone il video dal titolo "cosa visitare a Ravenna in un giorno", ok penso, è destino, devo visitare Ravenna! L'occasione mi si presente tramite un corso di lavoro che dovevo svolgere a Forlì, a pochi chilometri da Ravenna.
Mi faccio dare un giorno di ferie prima del corso, prenoto un B&B in un punto strategico, mi scrivo degli appunti sul video, imposto il navigatore e si parte alla scoperta.
Ora che avete capito l'antefatto inquadriamo l'obbiettivo: Ravenna è stata capitale dell'Impero Romano d'occidente, del regno degli Ostrogoti e dell'esarcato di Bisanzio, tutti questi imperi hanno lasciato un quantitativo di chiese, mausolei, battisteri e opere cristiane che nel 1996 sono stati inseriti nei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Arrivato sul posto e dopo aver preso confidenza con la camera, sono sceso on the road per iniziare la mia adrenalinica scoperta di Ravenna,
Per prima cosa sono andato a vedere la famosa cripta con i pesci rossi e devo dire che, aperta la porta della Basilica quello che mi ha colpito subito sono state le proporzioni esagerate della Basilica che, pur non essendo riccamente decorata come quelle più moderne, dava comunque un senso di grandezza e rispetto reverenziale a chi entrava. Accodandomi ad una comitiva d'inglesi e scroccando qualche notizia alla guida, mi metto in coda per vedere la "vasca" e, davanti a tale bizzarria ecclesiastiarchitettonica, mi sentivo molto Indiana Jones in esplorazione tanto era surreale la visione: una cripta con dell'acqua dolce limpidissima e i pesciolini che ci nuotavano dentro come in una maestosa boccia, i pavimenti decorati a mosaico e il sarcofago con i resti del Vescovo Neone...insomma, mancavano solo un Fedora, una giacca in pelle ed una frusta e il gioco era fatto.
Uscito dalla Basilica con ancora l'immagine della cripta nella testa, giro l'angolo e vedo la tomba di Dante, le due tombe di Dante, si, perchè il sommo poeta più ricercato del'200 ha trovato in Ravenna la sua ultima destinazione, quella ufficiale in una cappella da par suo dietro la Basilica di San Francesco, quella meno ufficiale sotto un cumulo di sabbia appena dietro la cappella, in che senso vi chiederete? Nel senso che, durante la seconda guerra mondiale, per evitare che un bombardamento spargesse resti di sommo poeta per tutta Ravenna, i custodi della tomba avevano ben pensato di mettere la bara sotto un mucchio di sabbia così da proteggerla in caso di esplosioni, essendo in Italia, finita la guerra, la bara è stata rimessa al suo posto, il cumulo di sabbia è diventata un'attrazione turistica con una storia da raccontare.
Seguendo la mappa mi dirigo verso il complesso della Basilica di S. Vitale, per accedere al complesso è necessario munirsi di biglietto, consiglio il biglietto multiplo con accesso a tutte le strutture UNESCO. Armato di biglietto accedo alla struttura e...posso solo immaginare lo sbigottimento e la meraviglia di un villico del 5-600 che si trovava ad entrare in una struttura simile: un'architettura sontuosa, monumentale e al contempo leggera, semplice e ricca di significato. In un percorso visivo che lasciava poco al caso e molto ad un attento gioco architettonico, l'abside si scopre lentamente attraverso le colonne fino ad apparire in tutta la sua magnificenza...stupore e meraviglia!!
Per creare tale opera mozzafiato, si sono uniti abili artisti e costruttori occidentali ed orientali in un connubio di meraviglia e precisione: i mosaici e i capitelli delle colonne denotano una cura maniacale per il dettaglio, nulla è lasciato al caso, ogni tassello va al posto giusto perchè quello è il suo posto, i capitelli delle colonne a forma di cesto rendono l'impatto visivo leggero, gli affreschi della volta ti fanno sentire piccolo piccolo...insomma, calcolando i 1500 anni di vita, la Basilica riesce ancora a stupire.
Adiacente alla Basilica si trova il Mausoleo di Galla Placidia, costruito secondo la tradizione orale dall'imperatrice Galla Placidia per sè, per il marito e per il fratello, sempre secondo la tradizione, la salma di Galla era visibile da una feritoia nel sarcofago fino a quando, il solito turista sprovveduto nel 1577 avrebbe avvicinato troppo la candela e bruciato la salma, comunque, tradizioni o storia a parte, la struttura si presenta come una piccola costruzione di mattoni a forma di croce cristiana, per entrare bisogna aspettare, perchè per proteggere i mosaici non possono entrare troppe persona e per massimo 5 minuti. Fortunatamente non c'era coda ed entro subito...ri stupore, ri meraviglia: il mosaico a fiori dell'entrata faceva il suo effetto ma nulla in confronto alla volta stellata al centro del mausoleo!!
Capiamoci, non sono mosaico o affreschi in 4k ma, considerata l'epoca di produzione e l'età, il loro effetto lo facevano più che bene. La visita al mausoleo è intensa ma breve e con questa si conclude la visita al complesso della Basilica.
Senza soluzione di continuità e con il mio multi biglietto alla mano, mi dirigo verso il battistero degli ortodossi, vicino all'attuale Duomo di Ravenna.
L'attuale Duomo, al confronto con le strutture di cui si è parlato fin ora si eclissa, l'unica cosa che lo rende originale è la forma ellittica della sua cupola, il battistero al contrario, pur presentando esternamente la classica struttura a mattoncini di semplice architettura, la suo interno nascondo un tripudio di mosaici che non sfigura con quello della Basilica o del mausoleo.
Vicino al battistero e al Duomo c'è il museo arcivescovile dove, oltre ad una significativa raccolta del patrimonio paramentale del vescovado possiamo trovare anche la cappella arcivescovile, o di S. Andrea, piccola ma non meno curata rispetto a tutte le altre opere della città, la sua particolarità e che non è a piombo, non c'è un lato a 90° con l'altro, la sensazione che si ha entrando è la stessa che si può avere su di una barca con mare mosso, nonostante questo per la raffinatezza delle decorazioni, merita comunque una visita.
Lasciata la zona del Duomo mi dirigo verso la Basilica di Sant'Apollinare nuova, questa era la Chiesa privata della corte dell'imperatore Teodorico, inizialmente consacrata a S. Martino venne poi consacrata ad Apollinare quando furono trasferite qui le spoglie del Vescovo Apollinare dalla Basilica di S. Apollinare in Classe, che vedremo in seguito. L'entrata della Basilica è come le altre: una piccola porta senza ne arte ne parte e, come tutte le altre, stupisce con i suoi interni. Sebbene lo schema delle Basiliche sia sempre lo stesso, piccola porta grande wow, tutte e Basiliche visitate hanno qualche articolarità per cui si rimane a bocca aperta una volta entrati, anche qui le navate hanno altezze importanti, la parte superiore è riccamente decorata e, pur non essendoci luci artificiali a creare l'atmosfera, la luminosità all'interno della struttura è più che sufficiente ad ammirarne le decorazioni ed apprezzarne l'architettura.
S. Apollinare in Classe fuori...parliamo prima di Classe, Classe attualmente è una frazione di Ravenna posta a 5 km dalla città e lontana dal mare ma, nel 500, Classe era il porto di Ravenna, infatti il suo nome in romano si traduce con flotta e l'originale Basilica di S.Apollinare era quella posta in Classe appunto, con l'avvento delle scorribande piratesche divenne subito chiaro che i resti del Vescovo Apollinare non fossero al sicuro nella zona del porto quindi monaci e spoglie trovarono rifugio all'interno delle mura cittadine, nella Basilica di S. Martino che, per l'occasione, fu ribattezzata in Basilica di S.Apollinare nuova, per distinguerla da quella in Classe. Comunque, la basilica di S. Apollinare in Classe ha tutto l''aspetto e la sontuosità di un luogo importante, con il suo abside monumentale decorato a mosaici con colori vivi e accesi.
Mancano dei monumenti? Certo, manca il mausoleo di Teodorico e il battistero ariano, piuttosto che la casa con i pavimenti di pietra ma, vi sarete accorti, raccontare una città in una giornata e ancor peggio in un post, non è ne semplice ne esaustivo, quello che però posso provare a fare è passarvi la sensazione, l'emozione che si può provare a visitare Ravenna, una città a misura d'uomo, dove si mangiano delle buone piadine e dove la gente è cortese, inoltre, come se tutto questo non bastasse ci sono delle Basiliche eccezionali che sono entrate di pieno diritto nell'elenco delle meraviglie patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, anche se non v'interessano le chiese, anche se non siete patiti d'arte dopo una visita alle meraviglie di Ravenna ci son buone probabilità che possiate, se non cambiare totalmente idea, apprezzare comunque queste opere che da sole rappresentano la magnificenza alla quale può giungere l'abilità e la volontà dell'uomo.











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